biorobotica – D'ARC.STUDIO https://darcstudio.net Desperate Architects Rome City Mon, 24 Sep 2018 13:58:46 +0000 en-US hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.4 I NUOVI ORIZZONTI DEL DESIGN INDUSTRIALE https://darcstudio.net/i-nuovi-orizzonti-del-design-industriale/ https://darcstudio.net/i-nuovi-orizzonti-del-design-industriale/#respond Mon, 24 Sep 2018 13:58:26 +0000 http://darcstudio.net/?p=6586 Il Design industriale ha un ruolo sempre più centrale nel manifatturiero contemporaneo; specialmente in Italia, terra di grandi designer e secondo paese manifatturiero d’Europa. Interdisciplinare, pragmatico, duttile, il Design industriale si confronta (e si contamina) con il mondo produttivo e tecnologico, e innova. Ma quali sono i nuovi orizzonti del Design industriale? In che modo esso dialoga con le PMI, il territorio, le startup manifatturiere? Quali sono i suoi contributi alle grandi trasformazioni dei nostri giorni?

Ne parlano: Danilo Farinelli, Direttore Generale Carnia Industrial Park Giorgio Mazzotti COO di Q-ID e Lorenzo Naddei CEO di Q-ID Andrea Signoretto, designer e fondatore della startup Sentier Rosa Topputo, architetto e co-fondatore di D’Arc. Studio Mario Varesco, designer e fondatore di MFOR Il Design industriale ha un ruolo sempre più centrale nel manifatturiero contemporaneo; specialmente in Italia, terra di grandi designer e secondo paese manifatturiero d’Europa. Interdisciplinare, pragmatico, duttile, il Design industriale si confronta (e si contamina) con il mondo produttivo e tecnologico, e innova. Ma quali sono i nuovi orizzonti del Design industriale? In che modo esso dialoga con le PMI, il territorio, le startup manifatturiere? Quali sono i suoi contributi alle grandi trasformazioni dei nostri giorni?

Ne parlano: Danilo Farinelli, Direttore Generale Carnia Industrial Park

Giorgio Mazzotti COO di Q-ID e Lorenzo Naddei CEO di Q-ID Andrea Signoretto, designer e fondatore della startup Sentier

Rosa Topputo, architetto e co-fondatore di D’Arc. Studio

Mario Varesco, designer e fondatore di MFOR

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LA CARICA DEI DESIGNER HIGH-TECH ITALIANI https://darcstudio.net/la-carica-dei-designer-high-tech-italiani/ https://darcstudio.net/la-carica-dei-designer-high-tech-italiani/#respond Tue, 23 Jan 2018 14:21:00 +0000 http://darcstudio.net/?p=6496 Parlate a uno straniero dell’Italia e lui vi snocciolerà, probabilmente, la triade AAA del nostro sistema produttivo: auto veloci, alta moda e (agro)alimentare. Se però lo straniero in questione è un architetto o un arredatore, allora aggiungerà senz’altro un altro concetto, che inizia con la D. Design. Perché l’Italia è per antonomasia “la terra del design”. Sin da quando, negli anni Cinquanta, chi arrivava in Italia si faceva rapire dalla silhouette della Lambretta o dal fascino delle macchine da scrivere Olivetti: gioielli tecnologici in grado di coniugare bellezza e una fortissima carica innovativa.

Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, ma il design italiano rimane un incredibile asset per il nostro Paese. Ed è spesso legato a doppio filo all’innovazione tecnologica. Lo provano i successi, in Italia e all’estero (ad esempio in Sud America) di designer tecnologici come Rosa Topputo. A guidarla, una filosofia “all’insegna dell’umanesimo, del rimettere l’essere umano al centro di tutto“,  spiega a Hello!Money. “Il design per migliorare la qualità della vita è il mio obiettivo principale”.

Originaria della Puglia ma residente a Roma, nel corso della sua carriera Topputo ha disegnato davvero di tutto. Inclusa una mano robotica. Lo studio di architettura e design fondato da lei e Alessio Tommasetti a Roma, D’Arc Studio, ha unito le forze con il rinomato Istituto di Biorobotica della Sant’Anna di Pisa per creare una protesi capace di combinare l’attenzione per l’estetica con la tecnologia più avanzata del settore.

“Spesso lo sviluppo tecnologico nel campo della robotica è altissimo, ma c’è molto da fare sul lato del design”, nota Topputo. “Infatti la mano robotica non vuole simulare una mano umana, è pensata proprio come oggetto da indossare. Noi vorremmo far procedere funzionalità ed estetica di pari passo”.

Tra gli strumenti high-tech più amati dai designer tecnologici ci sono la stampa 3D e i laser cutter. Spiega la Topputo: “il 3D printing, ad esempio, permette di realizzare creazioni su misura per ciascuno. In generale, con le nuove tecnologie si può fare tantissimo per tutto ciò che riguarda il corpo, specie nei cosiddetti wearable”. Tanto che i fondatori di D’Arc Studio, insieme alla romana Lavinia Caldani, hanno fondato ShapeUpItaly: start-up ad alta intensità tecnologica, focalizzata esclusivamente su fashion, wearable design e nuove tecnologie.

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